Recensione schema pinguini amigurumi – trucchi e consigli per la realizzazione

Ormai la nipotina è cresciuta, ha quasi 6 anni, e sceglie da sola cosa vuole che le realizzi. Questa estate ha iniziato addirittura a fare le prime catenelle con l’uncinetto e le ho fatto vedere Pinterest per farle selezionare cosa preferisce, la lista è lunga, piano piano la accontenterò ❤️.

Per Natale ha scelto questi pinguini da uno schema di Anastasia Parkaeva. Ultimamente mi chiede sempre dei “baby” come dice lei, cioè i figli dei pupazzi perché vuole giocare a mamma e figlio ed invece finora le ho sempre realizzato solo un personaggio alla volta. Stavolta ha selezionato tra tutti gli schemi di Anastasia solo quelli che nelle immagini erano in coppia e visivamente sembravano dei baby, quindi non potevo non farglieli entrambi. Per il suo compleanno ha scelto una coppia di coniglietti ma ve ne parlerò prossimamente.

In questo articolo ho deciso di spiegare come li ho realizzati, dove ho comprato lo schema, il filato scelto e perché, dove l’ho acquistato e tanti altri dettagli e accorgimenti importanti per la loro realizzazione.

NOTA: ci tengo a precisare che non sono in alcun modo affiliata ne alla designer dello schema ne agli shop da cui ho acquistato i materiali necessari citati nell’articolo.

Recensione

Lo schema

Lo schema di questi pinguini è uno schema a pagamento di Anastasia Parkaeva. Gli schemi di Anastasia si possono acquistare su questo sito, io ho eseguito l’accesso tramite il mio account Google.

Nella pagina principale del suo shop per trovare i pinguini dovrete scorrere molto in basso, dopo il pagamento si avrà accesso alla pagina del sito da cui si possono scaricare due file: lo schema in russo e quello in inglese. Vi consiglio di scaricare entrambi i file in quanto in quello in inglese i link ai video di spiegazione non funzionano, quindi il file russo servirà per recuperarli.

Lo schema è vero è in inglese ma è semplice da seguire. Di seguito indico la traduzione delle abbreviazioni che troverete all’interno:

  • MR – anello magico
  • SC – punto basso
  • INC – aumento di due punti bassi lavorati nello stesso punto
  • DEC – diminuzione – due punti bassi lavorati insieme
  • SL ST – punto bassissimo
  • CH – catenella
  • T-CH – catenella di fine rigo prima di girare il lavoro, questo solo nella lavorazione a righe dove specificato
  • ( )* ripetere le istruzioni (…) il numero richiesto di volte

Il filato

Il filato consigliato nello schema è l’Himalaya Dolphin Baby, l’ho cercato in giro e l’ho trovato in vendita su Etsy, ma il costo delle tasse e della spedizione rendono il prezzo troppo alto, quindi l’ho scartato, così mi sono messa alla ricerca delle possibili alternative. In passato ho usato l’Avril della Tessiland, mi ci sono trovata bene ma mettendolo a confronto con il Katia Bambi ho notato che c’era una bella differenza quindi nonostante il costo più alto ho optato per il Katia. Tra i vari negozi alla fine l’unico con il prezzo migliore e la più vasta disponibilità di colori è stato lo shop di AndyHandmade , quindi l’ho ordinato da loro.
Il Katia Bambi é stato una bella scoperta, perché è morbidissimo e la differenza di qualità c’è veramente e per pupazzi destinati ai bambini è un fattore da tenere in considerazione. Peccato che per altri progetti che devo realizzare il Katia Bambi non sia disponibile in alcuni colori che mi servono quindi comunque opterò di nuovo per l’Avril Tessiland o il Vellutino Tresfere, dato che stavolta non sono destinati ai bambini.

Per ciascun pinguino saranno necessari circa:

  • 85g di GRIGIO 314
  • 55g di BIANCO 300
  • 12g di GIALLO 329
  • 50g di ROSA 301 o CELESTE 303

Consigli per la lavorazione del filato

La ciniglia è un filato particolare ma non spaventatevi è semplice da lavorare bisogna solo fare un po di attenzione all’inizio della lavorazione con l’anello magico perché può succedere che tirando il filo per chiudere l’anello questo non scorra rischiando anche di spezzarlo. Per risolvere questo inconveniente basta lavorare la prima catenella piuttosto larga e poi prima di iniziare con i punti bassi bisogna fare attenzione a liberare il filo di chiusura che all’inizio risulta intrecciato come mostrato nelle immagini seguenti.

Prima

Dopo

Per la lavorazione ho utilizzato l’uncinetto da 3.5 mm.

Per le varie rifiniture con l’ago servirà un ago da lana in plastica e vi consiglio anche una pinzetta per far passare il filo nella cruna dell’ago senza farlo sfilacciare.

Gli occhi

Nello schema sono indicati degli occhi di sicurezza da 20 mm quindi prima di iniziare l’esecuzione dei pinguini li ho subito comprati su Amazon a questo link. Peccato che lavorandoli ho notato che con il filato che ho scelto i pinguini risultavano leggermente più grandi di quelli originali di Anastasia quindi sarebbero stati più appropriati degli occhi di una misura maggiore. Avendo a disposizione solo quelli da 20mm, non trovandone altri da 25mm di veloce consegna entro Natale e dato che provandoli sembravano andare bene lo stesso alla fine ho usato quelli da 20mm e per fortuna è andata bene.

Intanto ne ho ordinati altri da 25mm e anche da 30mm appena arriveranno saprò indicarvi la misura giusta e dove comprarli.

Tempo di esecuzione

Durante la lavorazione mi sono cronometrata come ero abituata a fare in passato quando realizzavo amigurumi per i mercatini per stabilirne il prezzo.

Orientativamente per la realizzazione di un pinguino sono necessarie 5/6 ore di lavoro, naturalmente è una stima basata sul mio modo di lavorare e c’è anche da tener conto che io come mio solito ho modificato lo schema inglobando direttamente nella lavorazione anche il becco e la pancia bianca evitandomi la cucitura di queste parti.

Proprio per modificare lo schema non ho realizzato in contemporanea la testa ed il corpo dei pinguini, con gli amigurumi in particolare bisogna fare attenzione a non cambiare mano nella lavorazione soprattutto per parti che devono essere identiche.

Nel mio caso i due pinguini sono venuti leggermente diversi, alla fine però non fa nulla perché sono due pupazzi separati ma se era lo stesso soggetto allora era un problema.

Come evitare lo scalino del cambio colore nella lavorazione a spirale

In passato ho sempre preferito lavorare gli amigurumi chiudendo sempre ogni giro con un punto bassissimo nel primo punto iniziale sopratutto in presenza di un cambio colore perché nella lavorazione a spirale si va a creare uno scalino che non è molto bello da vedere. Stavolta ho provato a fare come indicato nello schema e quindi a lavorare tutto il corpo a spirale cercando però di trovare una soluzione per lo scalino, nel primo pinguino non è andata molto bene ma alla fine nel secondo ho risolto. Come?

Semplice basta non lavorare a spirale due giri prima di quello del cambio colore ed il primo con il nuovo colore.

Per esempio nel giro 26 devo cambiare colore, allora i giri 24 e 25 li lavorerò chiudendo ogni giro con un punto bassissimo, alla fine del giro 25 cambio colore, lavoro il giro 26 chiudendolo con un punto bassissimo nel primo punto e poi dal giro 27 ritorno a lavorare a spirale.

Grazie al filato di ciniglia la diversità nella chiusura di questi giri non si nota quindi questo trucchetto è realizzabile. Ecco il risultato.

Sono venuti belli grandi e morbidissimi, speriamo che alla nipotina piacciano.

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